venerdì, Aprile 26, 2024

Ferrari: a Imola scatta l’ultimatum per Sainz

F1 – Il mondiale di Carlos Sainz inizia a Imola. Non che fino ad adesso il madrileno abbia scherzato, ma le sue prestazioni sono state sicuramente non all’altezza di quelle di Leclerc e soprattutto non in linea con suo potenziale, con quanto era stato in grado di esprimere nella sua prima stagione in rosso nelle quale fu in capace di chiudere in quinta posizione finale. Primo tra i piloti con auto “umane”. Forse proprio le prestazioni offerte nel 2021 avevano alzato l’asticella dell’attesa circa le sue possibilità di essere rapido quanto il compagno monegasco.

Invece no. Le prime tre gare hanno narrato di un pilota che non ha ancora trovato il pieno feeling con le vetture di nuova generazione. Cosa tra l’altro ammessa dal diretto protagonista dopo l’evento che ha aperto le danze iridate. Quando il livello di fiducia iniziava a crescere è giunto un fine settimana davvero sfortunato condito da una qualifica problematica e conclusosi con un’uscita di pista nel frettoloso tentativo di mettere una pezza ad un Gran Premio d’Australia apparso in salita sin dai primi metri delle libere.

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lo spagnolo Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Chiaramente le performance offerte da Charles stanno condizionando questo processo di adattamento alla F1 next gen“. E’ come se Sainz non avesse il tempo di crescere gradualmente. Il compagno è in totale fiducia e lo dicono le due pole position e soprattutto le due vittorie, l’ultima delle quali arrivata in maniera così perentoria da spaventare gli avversari. Mentre Carlos impara, Charles dà lezioni universitarie. La differenza tra i due ferraristi sta tutta qua. E la classifica ratifica la situazione descrivendo un distacco di ben 38 punti accumulati in sole tre gare.

Il ritiro dell’Albert Park ha pesato come un macigno nella definizione di questo gap. Ma, anche in presenza di un potenziale arrivo a podio (probabilmente il massimo ottenibile considerando la posizione in partenza), sarebbe rimasta invariata un’altra evidenza: la differenza di passo in gara. Se in qualifica, pur partendo sempre alle spalle di Leclerc, il delta cronometrico è mediamente molto ristretto, è di domenica che le cose si complicano fatalmente.

Sul race pace Sainz non è mai stato in grado di girare sui ritmi del collega. E infatti il massimo che ha potuto fare è stato lottare con Sergio Perez senza nemmeno fare il solletico a Max Verstappen che è ancor più attardato in classifica a causa di una RB18 fragile come una farfalla appena nata.

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Carlos Sainz nella sabbia dopo il contatto con Zhou nelle fasi iniziali del Gp d’Australia 2022

Questa situazione in seno alla scuderia di Maranello rischia di produrre effetti negativi per lo spagnolo che, mentre sta discutendo il rinnovo contrattuale che potrebbe essere annunciato proprio nel prossimo fine settimana, si trova calato nello scomodissimo ruolo di spalla. Di partner non protagonista. Di seconda guida. Dategli la definizione che più vi aggrada ma che non cambia l’essenza dei fatti: continuando su questa china, Sainz Jr. formalizzerà il suo ruolo di aiutante in seno al team.

E cibarsi di briciole di gloria non era proprio l’obiettivo che intendeva inseguire quando ha lasciato McLaren per abbracciare la causa rossa. Ma con questo Leclerc c’è ben poco da fare se non mettersi là buoni ad aspettare la propria occasione di riscatto che una vettura solida come la F1-75 può dare.

Gerhard Berger, uno che le cose di Maranello le consce molto da vicino avendo disputato, in due diversi momenti, sei stagioni complessive sotto le insegne del Cavallino Rampante, si espresso proprio su questa dinamica interna che deve essere necessariamente ben gestita per diventare risorsa e non potenziale problema. “Leclerc è molto veloce – ha esordito il pilota austriaco in un’intervista rilasciata ai colleghi de La Gazzetta dello Sport – Sto apprezzando il fatto che lui e Max [Verstappen] si siano concessi spazio sufficiente per i sorpassi, regalando spettacolo agli appassionati“.

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L’ex pilota di Formula Uno e della Ferrari Gerhard Berger

Questo l’incipit, poi il discorso vira sulle questione ferrariste: “Mi è stato chiesto spesso se Leclerc e Sainz fossero una coppia abbastanza forti per la Ferrari. Ho sempre risposto di sì. Bastava semplicemente che dessero loro del materiale adeguato. Ora tocca ai due stabilire chi è il numero uno. Al momento Leclerc è estremamente forte, ma Sainz tornerà. Non bisogna dimenticare che l’anno scorso arrivò davanti a Charles. Avere due piloti forti è un vantaggio. Ma c’è il rischio che si sottraggano punti a vicenda. Più avanti può rappresentare un problema, ma al momento la Ferrari deve solo essere felice di averli in squadra. E loro due devono essere felici di guidare una macchina così forte“.

Nonostante il parere sia autorevolissimo risulta poco credibile che saranno i due piloti a decidere i rispettivi ruoli in seno al team. E’ più probabile, anzi certo, che ad un certo punto sarà Mattia Binotto a prendere il toro per le corna definendo posizioni e priorità. Dopo tre sole gare non è il momento di individuare gerarchie incatenanti, ma quel momento potrebbe non essere lontano.

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Trenino di monoposto che mostra i valori in campo del campionato 2022

Red Bull prima o poi risolverà i suoi problemi di affidabilità. Cosa che, unita alla prevista cura dimagrante, metteranno la RB18 e Verstappen in condizioni di essere più di una spina nel fianco per il battistrada della categoria. Inoltre, come vi abbiamo dato conto (leggi qui), anche Mercedes non se ne sta ferma ad osservare lo scorrere delle acque e potrebbe ritornare nella partita sin da subito.

Ecco che Sainz ha poco tempo per uscire dalla condizione di spalla nella quale, va detto, egli stesso si è ficcato. Imola può e deve essere un’occasione di immediato riscatto. Anche perché ci sarà la gara del sabato che assegna ulteriori e preziosissimi punti che devono far gola a chi deve cucire lo strappo. Solo così lo spagnolo può pensare di dare un altro senso alla sua stagione ferrarista. Anche perché è tempo di eliminare quello zero nella tabella dei gran premi vinti. Questo il primo, concreto, target per l’ex McLaren.


F1 – Autore: Diego Catalano@diegocat1977


Foto: F1, Scuderia Ferrari

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