Red Bull “svasa” il cofano motore, Ferrari cerca l’efficienza aerodinamica al retrotreno

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F1
ala posteriore Ferrari F1-75

Dopo due settimane di pausa la F1 fa tappa in Gran Bretagna, una delle piste storiche del calendario. Dopo Monaco, Baku e Canada, le wing car affronteranno un tracciato molto diverso. Le velocità medie si alzano e sono presenti parecchie curve ad ampio raggio. La trazione perde un pelo di efficacia, mentre l’efficienza aerodinamica, ovvero il rapporto tra carico generato e resistenza all’avanzamento, si attesta come elemento cruciale a livello cronometrico.

Da un punto di vista sospensivo all’anteriore sarà richiesta molta precisione, al fine di curare al meglio l’inserimento nelle curve veloci. Per quanto concerne il livello di carico aerodinamico, invece, i team andranno ad avanzare leggermente il centro di pressione. L’obbiettivo è quello di ricercare il miglior bilanciamento possibile. In aggiunta, con il setup sarà molto importante “curare” le gomme, specialmente quelle collocate all’avantreno.

Le alte velocità che si raggiungono in curva portano allo sviluppo di molta energia sulla gomma che si trasforma poi in calore, fattore capace di mettere a dura prova le Pirelli P-Zero. Ecco perché, un utilizzo errato delle coperture, potrebbe produrre il deleterio fenomeno dell’overheating. Ricordiamo che uscire dalla finestra ottimale è molto semplice, ma raffreddare le mescole e ritornare all’interno del range previsto è tutt’altro che facile. 


F1. Ferrari vs Red Bull: obiettivo efficienza aerodinamica

Da questo punto di vista in Ferrari hanno lavorato molto nelle ultime gare. In Canada sulla rossa sono state testate diverse versioni di ala posteriore per riuscire a centrare il “balance” perfetto. Le specifiche avevano differenze per quanto concerne la sezione del flap mobile. In questo modo gli ingegneri di Maranello cercavano di aumentare l’efficienza del DRS.

Uno dei problemi della F1-75 è stato quello di non ottenere riscontri velocistici a livello della RB18 nel momento in cui si aziona l’ala mobile. Dalle prime immagini raccolte a Silverstone, notiamo che la vettura italiana monta un’ala da medio carico. Nella giornata odierna dovrebbero comparare questa specifica con una più carica, dotata di un maggior angolo di attacco nella zona centrale. 

In casa Red Bull partiranno avvantaggiati, su questo non c’è dubbio. L’alto grado di efficienza aerodinamica che possiedono i bolidi austriaci semplificherà non poco il lavoro. La monoposto di Milton Keynes riesce a sviluppare molto carico verticale tramite il fondo della vettura e, di conseguenza, le ali sui due assi potranno essere più scariche, un trend che va avanti da inizio stagione.

Per loro, la ricerca della downforce corretta, avviene anche scegliendo di montare o meno il secondo profilo della beam wing. In Canada, infatti, era stato rimosso questa appendice per incrementare ulteriormente il livello di efficienza. Una piccola modifica che di fatto riesce a produrre riscontri effettivi.

Oltre tutto, gli ingegneri capeggiati da Adrian Newe, hanno presentato una nuova tipologia di cofano motore. Osservando le immagini a seguire, notiamo che la zona della coca-cola è stata modificata. Nella parte inferiore è comparso una sorta di svaso per garantire un maggior apporto di flusso nella parte superiore del diffusore.

Tramite questo aggiornamento sono comparsi due distinti canali che dirigono i flussi verso il retrotreno. L’upgrade offre vantaggi in termini di efficienza aerodinamica riducendo la resistenza all’avanzamento e, al contempo, permette una miglior alimentazione nella zona della beam-wing.

Infine, dal punto di vista meccanico, ricercando più rigidità all’avantreno per offrire precisione nell’inserimento, a differenza di altre piste la RB18 non sarà troppo svantaggiata rispetto alla rivale per il titolo. Ferrari che, in Inghilterra, dovrà necessariamente mettere in atto un forte cambio di tendenza per continuare a nutrire il sogno iridato.


F1: Porpoising minimizzato dal layout di Silverstone

Infine dobbiamo fare il punto sul tedioso fenomeno 2022: il porpoising. Le alte velocità che verranno sviluppate lungo il tracciato britannico impongono l’utilizzo di una piattaforma aerodinamica decisamente più stabile. Pertanto, le varie componenti sospensive avranno un grado di rigidità decisamente più elevato. Il risultato di tale scenario crea un’escursione verticale della vettura sicuramente minore.

A margine della considerazione tecnica appena realizzata, possiamo pertanto sostenere che il fondo farà “più fatica” ad avvicinarsi all’asfalto e, conseguentemente, a produrre il famigerato saltellamento. Tale aspetto, tenendo presente le caratteristiche intrinseche delle monoposto, andrà senza dubbio a favorire la storica scuderia italiana che, rispetto a Red Bull, ha palesato un pompaggio aerodinamico più accentuato.


Autore : Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz 

Foto: Marco Santini – @santinifunoat

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