Ancora nove gare per decretare vincitori e vinti della F1 “next gen”

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Vetture pronte a partire per la Sprint Race di Imola 2022

Dopo gli ultimi due GP corsi in Francia e in Ungheria, il mondiale 2022 di F1 sembra aver preso una netta direzione. Le vittorie conquistate da Max Verstappen hanno infatti permesso all’olandese di allungare in classifica, complice anche una Ferrari che ancora deve fare i conti con la capacità di poter tornare ad essere perfetta. La scuderia di Maranello lotta dunque con se stessa, un aspetto che sembra aver spianato la strada per la risalita Mercedes.

Se da un lato la testa delle classifiche appare salda e difficilmente attaccabile, la lotta a centro gruppo, dall’altro lato, lascia invece una prospettiva più aperta. Tra i piloti, il nome di Lando Norris svetta rispetto ai colleghi, mentre tra i Costruttori, McLaren e Alpine sembrano pronte a scontrarsi per il quarto posto. La seconda parte di campionato che prenderà il via con il GP del Belgio potrebbe però riserbare sorprese; i team dovranno infatti fare i conti con la Direttiva Tecnica e, inoltre, qualcuno potrebbe decidere di concentrarsi sul 2023, lasciando strada libera agli avversari per le restanti gare.

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F1. La A522 di Fernando Alonso (Alpine F1) in azione

F1. Mondiale 2022: Red Bull e Verstappen saldi ma non al sicuro?

Le prime 13 gare corse in questo 2022 hanno visto Max Verstappen e Charles Leclerc come i maggiori pretendenti al titolo mondiale. Se dopo l’appuntamento in Austria, vinto dal monegasco, la classifica lasciava ancora qualche speranza, i GP corsi in Francia e in Ungheria hanno ridimensionato le aspettative. Gli 80 punti di vantaggio con cui l’olandese è andato in vacanza non sembrano infatti includere altri scenari; togliendo l’ultima Sprint prevista in Brasile e i punti addizionali dei giri veloci, a Verstappen basterebbe arrivare sempre secondo per conquistare il suo secondo titolo, anche con un Leclerc vincente in ognuna delle 9 gare restanti.

Le variabili che possono condizionare il mondiale sono comunque tante. Ferrari, nonostante i problemi, ha mostrato una F1-75 migliore rispetto alla concorrenza; inoltre i problemi di affidabilità potrebbero condizionare nuovamente le RB18, ora costrette a scontare una penalità in caso di altre sostituzioni alla power unit. L’affidabilità resta dunque una grande preoccupazione anche in casa Ferrari, dove la pressione è decisamente maggiore. Il suo attuale secondo posto è infatti sempre più in bilico; i tanti errori commessi hanno infatti permesso ad una Mercedes molto solida di riavvicinarsi in classifica, mettendo in dubbio ciò che ad inizio anno sembrava scontato.

Alla ripresa del mondiale in Belgio, inoltre, è attesa un’ulteriore novità che potrebbe rimescolare le carte. L’entrata in vigore della discussa TD39 potrebbe infatti impattare negativamente sui due team di testa, mentre Mercedes, al contrario, sembra essere la squadra in lizza per trarne il maggior vantaggio. Un’ipotesi che, se dovesse verificarsi, costringerebbe Ferrari e Red Bull a difendersi. Il team di Toto Wolff non sembra intenzionato a mollare lo sviluppo della W13 anche se Mercedes potrebbe stupire con un cambio di direzione; continuare a sviluppare senza potersi giocare il titolo non sembra la miglior scelta, mentre un lavoro per il 2023, in cui ci si aspetta una Mercedes in lotta fin da subito, potrebbe rappresentare il vero vantaggio del team di Brackley.

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Max Verstappen – Oracle Red Bull Racing, Gp Francia 2022

Quarto posto conteso, tutti gli altri pronti a pensare al 2023?

Red Bull, Ferrari e Mercedes non sembrano raggiungibili dal resto del gruppo, sia per quanto riguarda i punti in classifica che per quel che le prestazioni delle vetture hanno mostrato in pista. Scendendo in classifica, la lotta resta aperta, con un quarto posto molto conteso; Alpine e McLaren, protagoniste anche in questo inizio di pausa estiva, non sembrano infatti disposti ad abbandonare il lavoro fatto fin qui, forti anche dei molti miglioramenti portati dall’inizio della stagione.

Con tutta probabilità, se entrambe le due scuderie decidessero di continuare a lottare fino alla fine, Ricciardo e Alonso verrebbero esclusi da tale battaglia. Norris ha infatti mostrato un’attitudine migliore del compagno di squadra, in difficoltà fin dallo scorso anno con la sua nuova scuderia; inoltre il peso del possibile arrivo di Oscar Piastri potrebbe condizionare ulteriormente l’andamento del pilota australiano. Stesso discorso in casa Alpine, dove la firma a sorpresa del contratto tra Alonso e Aston Martin potrebbe far scegliere al team francese di puntare tutto su Ocon.

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Valtteri Bottas – Alfa Romeo F1

Una situazione diversa potrebbe invece riguardare le restanti scuderie, le quali potrebbe pensare di spostarsi sugli obiettivi futuri. Alfa Romeo e Haas, dopo un inizio decisamente migliore rispetto alle passate stagioni, fanno ora i conti con un leggero calo, dovuto probabilmente anche ad un budget più limitato. I due team inoltre potrebbero anche essere usati da Ferrari per testare alcune novità in vista del 2023; una prospettiva possibile che riguarda anche i due restanti motorizzati Mercedes e la scuderia di Faenza.

AlphaTauri non è infatti riuscita a crescere come da aspettative in questo 2022, con entrambi i piloti particolarmente in difficoltà fin dall’inizio della stagione. Una sorte toccata anche alla Aston Martin, ancora in lotta con una vettura non all’altezza di quelle di centro gruppo. Il team di Lawrence Stroll, con tutta probabilità, guarderò infatti al futuro, mettendo da parte il progetto 2022 e puntando ad un 2023 migliore. In casa Williams le risorse limitano il lavoro di sviluppo, lasciando il team in quell’ultima posizione da cui si spera possa prima o poi risalire.


Autore: Chiara Zambelli – @chiarafunoat

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Alfa Romeno, Alpine F1

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