Gp Italia 2022/Analisi on board Fp2: Red Bull ancora imperfetta alla staccata di Curva 1

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Seconda ora di attività nel venerdì del GP d’Italia 2022 di F1. Nella prima sessione sono state le Ferrari a svettare nella lista dei tempi (leggi qui). La Red Bull ha “incrociato” una sessione non pulitissima a causa di problemi al DRS occorsi alla vettura di Sergio Perez.

Sul fronte Verstappen, invece, c’è stato da registrare un “tappo” operato da Lando Norris che di fatto ha negativamente condizionato il giro push dell’olandese che si è poi concentrato sul passo gara offrendo riscontri più che positivi (leggi qui). Come al solito sarà la seconda ora ad offrire indicazioni più probanti visto che si lavorerà con assetti più definiti.

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F1. Red Bull lavora per ottimizzare il T1

Come sempre evidenziamo il contesto ambientale in cui si sono svolti i fatti. La temperatura dell’aria, alle 17:00, era di 27 °C. 38 quella dell’asfalto. Dati in leggero aumento rispetto a Fp1, ma non in maniera così sensibile da essere determinanti. Tant’è che è la prima indicazione che Lambiase offre in radio è la seguente: “E’ come FP1“.

Max Verstappen, il pilota sul quale ci concentriamo, ha avviato i lavori utilizzando gomme a mescola media. Solito schema: un giro push e uno di cool down. Nel secondo assalto Max supera Leclerc di pochi millesimi. Lambiase sottolinea che nel T2 e nel T3 la guida è efficace. E’ nel primo settore che la forbice è oltremodo aperta: tre i decimi di distacco dalla Ferrari n°16.

Ed è in quel tratto che Max si concentra nei giri successivi. Non senza problemi perché nel terzo giro lanciato con gomma media sbaglia l’ingresso nella Prima Variante. L’olandese si apre in radio e fa un verso di disappunto. Allora Lambiase gli chiede se vuole fare un’altra tornata o se vuole rientrare. Il “33” opta per la seconda strada.


F1. Red Bull: ancora problemi alla Prima Variante per Verstappen

La seconda sezione delle libere si apre con un Verstappen su gomma soft. Il primo primo assalto viene subito abortito per il solito lungo alla Prima Variante. Anche stavolta il campione del mondo non ha trovato il giusto punto di staccata. Tra Fp1 ed Fp2 è la terza volta che la cosa si verifica.

Max Verstappen va lungo alla Prima Variante durante le Fp2

Nel secondo tentativo push le cose migliorano, ma non sensibilmente nel T1 che resta abbastanza indigesto alla RB18 n°1. In ogni caso il tempo segnato sarà il migliore fino a quel momento: 1.21.807 (poi superato da Sainz, nda). Subito dopo questo crono la sessione viene interrotta per un’avaria al motore Ferrari della Haas di Mick Schumacher che parcheggia dopo la Roggia. Brutto segno per i motorizzati dal Cavallino Rampante.

F1. Red Bull: ok la simulazione del passo gara

Durante le prime libere lo stint in assetto domenicale è stato affrontato con gomma soft. Stavolta si parte con le Pirelli a banda gialla. Prima della partenza Lambiase avvisa che saranno 14 i giri da percorrere. Ecco la progressione del campione del mondo:

Da sottolineare, intorno al nono passaggio, l’opzione che Lambiase offre al pilota. Ossia di “switchare” su soft. Il campione del mondo declina la proposta e prosegue col treno di Pirelli a banda gialla avendo testato la rossa nel turno mattutino. Come evidenziato dalla progressione su riportata, anche in simulazione gara persiste la difficoltà nell’interpretare al meglio Curva 1.

Le operazioni si chiudono con una simulazione di partenza preceduta da un singolo burnout. Stavolta lo spunto è poco efficace: la RB18 pattina molto in prima marcia. Start da rivedere su una pista che penalizza molto chi scatta male.

La Red Bull, come sempre molto solida sulla lunga distanza, è apparsa ben bilanciata ma c’è da sistemare la prima staccata che è stata spesso problematica in entrambi i turni. Lavoro nella notte per gli uomini di Milton Keynes che vogliono definire il giusto assetto e limare anche questa difficoltà manifestatasi a più riprese.


Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing

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