sabato, Aprile 27, 2024

GP Messico 2022/Mercedes: lavoro specifico sulle gomme e freni in chiave gara

Il Gran Premio del Messico è iniziato con le prove del venerdì. Si è trattato di avere un’occasione per ripetere il format già applicato ad Austin, gettando le basi per il 2023. In Città del Messico, infatti, le scuderie di F1 hanno provato nuovamente gli pneumatici che useranno nel 2023 e hanno mandato in pista un loro giovane pilota. Per Mercedes è stata l’occasione per gli addii.

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George Russell (Mercedes AMG) Gp Stati Uniti 2022

F1. Un weekend di addii

Dire addio non è mai semplice, specialmente quando lo si deve dare a qualcuno a cui si tiene. Mercedes, in questo venerdì dal sapore dolceamaro in Città del Messico, ha dovuto farlo due volte. Uno di questi addii è stato dato come simbolo di buona auspicio mentre l’altro al contrario è intriso di dolore e tristezza.

Il primo dei due addii che il team di Brackley ha dato è stato a Nyck De Vries. In occasione delle prime prove libere, infatti, il Circus ha mandato in pista i propri giovani piloti. Si è trattata dell’occasione perfetta – l’ultima buona – di “spedire” in nero Nyck De Vries. Il pilota olandese di 27 anni, infatti, dalla prossima stagione passa “al nemico”, andando a riempire le righe della Red Bull.

Dalla prossima stagione, ricordiamo, Nyck De Vries sarà pilota titolare del team AlphaTauri. Per lui incomincia una nuova fase, finalmente in quella F1 che lo ha corteggiato e rifiutato a lungo, mentre Mercedes può ritenere con orgoglio di essere riuscita ad essere una vetrina di successo per i suoi partecipanti.

Avevamo parlato di due addii per Mercedes. Se quello di De Vries è un arrivederci, l’altro purtoppo non lo è. Il team di Brackley, infatti, nella giornata di ieri ha dovuto rendere nota la scomparsa di un uomo del loro team. Si chiamava Anthony Lane, era un giovane ingegnere meccanico di soli ventisei anni che lavorava con Mercedes-AMG HPP già dal 2019.

Il team ha voluto ricordarlo con il suo nome su quelle monoposto che tanto amava, rendendogli omaggio e permettendo di ricordare, una volta in più che non fa mai male, che questi enormi ed impersonali team di F1 sono fatti da gente comune. Senza ognuno di loro, questo sport non sarebbe lo stesso.

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Il team Mercedes ricorda il proprio ingegnere meccanico Anthony lane scomparso.

F1. Ancora test per il 2023

Già in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, Pirelli ha fornito l’occasione di usare le prove libere come test per il 2023 (leggi il nostro focus in merito). Il Messico non fa eccezione, così i team, ricordano tutti i piloti nelle loro dichiarazioni post gara, hanno l’occasione preziosa di raccogliere dati sull’utilizzo delle gomme per il 2023 con una sessione estesa a 90 minuti di prove libere 2.

Se questo agevola notevolmente, almeno negli intenti, ogni squadra per la stagione successiva, dall’altra toglie un importante test per verificare lo stato di forma dei rivali. “Non avere un normale corso delle FP2 – spiega infatti Russell non ci permette di chiarire dove sono i nostri rivali e dove saremmo se le gomme dovessero dare dei problemi”.

Lewis Hamilton ha avuto la stessa impressione e fa eco alle sensazioni del giovane compagno di squadra. “Ognuno stava seguendo un programma diverso ed io ero concentrato sul mio“, ha aggiunto. Il sette volte campione del mondo ha poi messo a frutto la propria esperienza, spiegando come le performance delle nuove Pirelli non siano poi così diverse da quelle attuali. L’inglese ha però dato credito al fatto che i nuovi pneumatici soffrirebbero meno di surriscaldamento e sarebbero più maneggevoli.

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Il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1)

F1. A Mercedes manca l’aria

Proprio le gomme tornano ad essere protagoniste per lo svolgimento del Gran Premio. Ricordiamo come già ad Austin, lo stesso Russell avesse auspicato una buona strategia per i pit stop per sfruttare questa variabile a proprio vantaggio.

Ma Città del Messico non è Austin. Il circuito, infatti, è ad alta quota, offrendo quindi una pressione completamente diversa che porta ad una mancanza d’aria.

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George Russell (Mercedes) dopo il GP degli Stati Uniti 2022

Il problema risiede non solo in una maggiore difficoltà per i piloti a reggere il Gran Premio ma soprattutto a soffrine saranno le monoposto. Con minore densità d’aria, difatti, sarà più difficile far respirare i propulsori. Ciononostante, Russell suona molto più sicuro della conferenza stampa del giovedì, in cui non aveva promesso garanzie sulla performance della W13.

“Questo venerdì è stato uno dei nostri migliori dell’anno, se non il migliore in assoluto” ha affermato ottimisticamente. “Il passo gara era relativamente forte ma conosciamo le insidie del circuito. Domenica sarà importante focalizzarsi sul portare le gomme nella giusta finestra di prestazioni e riuscire a far raffreddare i freni”.


Autore: Silvia Giorgisilvia_giorgi5

Fonte Immagini: Mercedes-AMG PETRONAS Formula One Team

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