giovedì, Marzo 28, 2024

Non tutti gli incidenti dovrebbero “costare” 5 secondi…

F1, San Paolo, 13 novembre. Regoliamoci Gran Premio del Brasile

Penultimo appuntamento con la rubrica che come di consuetudine analizza tutte le decisioni prese dai commissari. Va detto che in questo Gran Premio del Brasile sono parecchi i casi da prendere in considerazione, già dalla Sprint Race. Ma andiamo con ordine.

Iniziamo proprio dalla sessione del sabato e partiamo con Lance Stroll, sanzionato con 10 secondi di penalità + 3 punti patente per aver guidato in maniera pericolosa, il che è una violazione del codice sportivo internazionale

Dalle immagini è apparso chiaro che dopo curva 3, nel tentativo di difendersi dall’attacco di Sebastian Vettel, il canadese ha volutamente sterzato verso sinistra, costringendo il rivale fuori pista. La decisione è del tutto corretta; si è rischiato un incidente simile a quello che ha visto coinvolto sempre il pilota Aston Martin con Alonso in Texas

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il contatto tra Lance Stroll e Sebastian Vettel (Aston Martin) – Gp Brasile 2022

Ma proseguiamo. Fernando Alonso è stato sanzionato nel post sprint con 5 secondi di penalità (che quindi vanno a sommarsi al suo tempo della sessione) + 2 punti patente per aver causato un incidente. Anche in questo caso, si tratta di una violazione del codice sportivo internazionale

Durante il tentativo di sorpasso ai danni di Ocon, l’ala anteriore dell’asturiano è andata al contatto con lo pneumatico posteriore destro del rivale. Lo spagnolo ha ammesso di aver valutato male la differenza di velocità rispetto all’altra macchina e di essersi spostato troppo tardi per completare la manovra. In ragione di ciò, i commissari di F1 lo hanno ritenuto colpevole e lo hanno sanzionato.

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il contatto tra Esteban Ocon – Fernando Alonso – Gp Brasile 2022

In questo caso, a differenza dei precedenti in Usa e Messico, la decisione è del tutto corretta. Sembrano pochi 5 secondi tuttavia il rivale non ha subito danni significativi dal contatto; inoltre Alonso ha dovuto fermarsi ai box per sostituire l’ala anteriore. E’ chiaro che il pilota più danneggiato dall’accaduto è stato lui stesso…

Da ultimo, per quel che riguarda la sessione sprint, veniamo a Gasly. Il francese ha ricevuto uno “warning” per aver guidato troppo lentamente senza motivo durante il giro di schieramento, il che viola le note del Direttore di Gara e quindi il codice sportivo internazionale.

I commissari hanno notato che erano presenti alcune persone in pista subito dopo la linea 1 di safety car; tuttavia, il pilota è responsabile della velocità tenuta in pista per l’intero giro. Considerato che il tempo stabilito era di 1:12 e che il pilota Alpha Tauri ha completato la tornata in 1:14.1, hanno ritenuto giusto assegnare lui solamente un avvertimento ufficiale.


F1. LA FIA non impara: le difformità di giudizio si susseguono…

Passiamo alla gara: i primi due episodi analizzati hanno visto coinvolti Verstappen e Norris, rei di aver causato un incidente rispettivamente ai danni di Hamilton e Leclerc. Anche in questo caso si tratta di una violazione del codice sportivo internazionale e in entrambi i casi sono stati assegnati 5 secondi di penalità + 2 punti patente.

Per quel che riguarda il pilota Red Bull, l’olandese stava tentando il sorpasso ai danni del rivale Mercedes all’esterno di curva 1, tuttavia ha frenato troppo tardi. Di conseguenza ha sbagliato l’ingresso in curva 2 ed è andato al contatto con Hamilton il quale è finito fuori pista.

Nell’altro caso, invece, l’inglese della McLaren F1 si trovava all’interno di curva 6 quando Leclerc stava tentando il sorpasso. Nel cercare di difendersi, è passato sopra il cordolo, ha perso il controllo della vettura ed ha colpito il rivale mandandolo in testacoda.

Ora, vero che gli episodi sembrano molto simili, ma applicare la stessa penalità per entrambi a mio avviso non è corretto. Per quel che riguarda Verstappen, 5 secondi ci stanno: vero che Hamilton ha perso qualche posizione, ma è altrettanto vero che l’olandese ha subito la rottura dell’ala anteriore ed è quindi precipitato in fondo alla griglia con una sosta obbligata.

Per quel che riguarda Norris, invece, non hanno alcun senso: il monegasco della Ferrari si è ritrovato a muro, con l’alettone rotto e quindi è crollato in ultima posizione con distacco mentre lui ha proseguito per la sua strada come nulla fosse. 5 secondi sono decisamente pochi…

Ma andiamo oltre: Gasly è stato sanzionato con 5 secondi di penalità per aver superato il limite di velocità in pit lane, il che viola l’articolo 34.7 del regolamento sportivo.

F1
‘articolo 34.7 del regolamento sportivo

Come ben sappiamo, il limite di velocità in pit lane è di 80 km/h. Il francese l’ha percorsa a 81.8 quindi è stato giustamente sanzionato

A pensar male si fa peccato, ma i più maligni potrebbero vederlo come un tentativo di ricevere i 2 punti mancanti sulla patente che farebbero scattare la gara di squalifica

Passiamo alle decisioni del post gara di F1: Ricciardo si è visto infliggere 3 posizioni di penalità alla prossima gara + 2 punti patente per aver causato un incidente. Anche qui, come nei casi sopra citati, si tratta di una violazione del codice sportivo internazionale

Analizzando le immagini e ascoltando i piloti, è apparso chiaro come prima di curva 6 il pilota australiano abbia frenato troppo tardi andando al contatto con Magnussen che di conseguenza è andato in testacoda. Ricciardo ha provato a giustificarsi dicendo che il danese stava procedendo più lentamente del solito e che era difficile capire il momento giusto per fermarsi. Da qui, i commissari hanno capito che non c’è stata intenzionalità, tuttavia non può nemmeno essere classificato come “incidente del primo giro” in quando le altre vetture erano ben distanti e c’era sufficiente spazio. La sanzione assegnata è corretta.

Concludiamo con Alfa Romeo: il team si è visto infliggere un’ammenda di 1.000€ in quanto un membro del team si è trovato in una posizione non sicura in pit lane.

Nel caso specifico, durante la sosta di Schumacher in casa Haas, un addetto del team non coinvolto nelle operazioni di pit stop è entrato nell’area dedicata al cambio gomme e si è ritrovato in una posizione pericolosa per la ripartenza del tedesco. Molto fiscali, ma la sicurezza prima di tutto…


Autore: Alessandro Rana – @aleranaF1

Immagini: F1

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