domenica, Aprile 28, 2024

Gp Australia 2023/Analisi on board Fp2: Ferrari migliora il set up di base della SF-23

Durante la prima sessione di prove libere non è successo molto in Ferrari. Inoltre si è verificato un problema di connessione con il sistema che gestisce il Gp2 dei team, fattore che ha impedito agli ingegneri di informare i propri piloti sulla posizione dl traffico. Per questa semplice ragione è stata esposta la red flag che ha interrotto la sessione.

Nella prima sgambata le rosse hanno montato le Pirelli a banda bianca, cercando di lavorare sulla configurazione base dell’assetto studiata al simulatore. Confermata l’ala monopilone su entrambe le auto. Tra T2 e T3 la presenza di porpoising ha accompagnato le vetture modenesi. A livello di handling guida abbastanza pulita per ambedue gli alfieri di Maranello, più nervosa la guida di Sainz.

Si è lavorato parecchio con il Drs chiuso per simulare il rendimento aero in condizioni da gara, testando il sistema ibrido attraverso diverse configurazioni relative all’overboost K1. Nel secondo run l’extra grip delle Soft ha dato riscontri più probanti sulle due SF-23, concentrandosi maggiormente sulla prestazione pura della vettura. Carlos si è lamentato della gestione gomme relativa al warm up, tanto che in curva 1 e finito sull’erba, mentre Charles, più pulito alla guida, ha deciso di tornare ai box e ridurre lo stint.

Charles Leclerc (Ferrari SF-23)
Charles Leclerc (Ferrari SF-23) durante le Fp1 del Gran Premio d’Australia

Diverse le regolazione effettuate sulla numero 55 per cambiare il carico sviluppabile all’avantreno e bilanciare la vettura con le mescole più morbide. Un leggero sottosterzo che impedisce di raggiungere l’apice di alcune curve al meglio va corretto. Fp1 che malgrado abbiano fornito indicazioni interessanti, non hanno ancora svelato la competitività della Ferrari in Australia.


Gp Australia 2023/Ferrari SF-23: live on board Fp2

Oramai è tutto pronto per disputare la seconda e più probante sessione di prove libere a Melbourne. La raccolta dati della notte ha indirizzato i tecnici della rossa verso una chiara strada di set up. Resta da capire se le modifiche realizzate sulle rosse in tal senso offriranno i vantaggi sperati. All’interno del garage Ferrari i soliti conciliaboli tra piloti ed ingegneri, mentre i due “Carlo” si prepararono a salire sulla vettura.

Espletati i consueti controlli alle monoposto. Check alla power unit, trasmissione, sistema ibrido e impianti frenante. Nessun problema rilevato. Update sulle condizioni climatiche: 16,4°C la temperatura dell’aria, 36,5°C quella dell’asfalto. Umidità al 74%, 3,6Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud.

Tutto è pronto. I ferraristi sono già a bordo delle loro vetture. Carlos scende in pista. La numero 55 monta un treno di Medium. Un minuto più tardo lo segue il compagno di squadra con la medesima configurazione. Warm up e si parte subito per il primo tentativo push. Rispetto alle Fp1 il porpoising sembra minore. Abbastanza buono il bilanciamento malgrado abbiano fatto presenza alcune correzioni nel primo e terzo settore.

Arrivano i suggerimento degli ingegneri di pista per massimizzare la guida una volta analizzata la telemetria. Un giro di cool down e si riparte. Arrivano feedback positivi in merito all’handling delle rosse. Marcos suggerisce di utilizzare la configurazione pre mappatata in curva nove relativa al differenziale a centro curva. Si procede ora con il terzo tentativo push. Terminata la prima sgambata si realizzano diversi constant speed a 250Km/h per la raccolta dati sull’aerodinamica.

Charles Leclerc (Ferrari SF-23) - Gp Australia 2023
Charles Leclerc (Ferrari SF-23) a bordo della propria vettura durante le Fp2 del Gran Premio D’Australia edizione 2023

Da quello che sembra attraverso i canali radio sta iniziando a “gocciolare” nel primo settore. Ci si aspetta un’intensificazione della pioggia nei prossimi 5 minuti. I ferraristi tornano al garage non prima di aver effettuato una pit sto practice. Da sistemare, in previsione del secondo run, la parte centrale del giro dove si denota una carenza prestazionale.

Durante la pausa sono arrivati alcuni piccoli cambi sull’assetto nel tentativo di migliorare la guidabilità delle vetture emiliane. Momento di stallo della sessione, in attesa di capire le condizioni meteo. Si torna in pista. Set di gomme Soft nuove di trinca per ambedue le rosse. Una tornata di warm up e si parte con il giro push che però viene subito interrotto. Le condizioni del tracciato non sono ottimali e pertanto si ritorna ai box. Imboccata la pit lane le due SF-23 vengono riposte all’interno del garage.

È davvero un peccato che le condizioni climatiche non siano ottimali. Questo perché si attendevano conferme importanti sulla messa a punto delle auto. A questo punto la terza sessione di libere assumerà un’importanza decisamente maggiore in chiave qualifica e gara. Possiamo comunque dire che Ferrari pare abbia realizzato un piccolo passo avanti.

Inoltre va considerato un ulteriore aspetto. Rispetto ai competitor, le mappature ICE e SOC utilizzate, endotermico e ibrido quindi, sono molto basse. Elemento che senza dubbio limita la prestazione pura sul giro secco. Carlos torna in pista con le Intermedie, lo segue Charles con le stese mescole. La sgambata è fine a se stessa, utile solo a controllare i paramenti della vettura in condizioni meteo non buone.

Carlos Sainz (Ferrari SF-23)
Carlos Sainz (Ferrari SF-23) a bordo della sua vettura durante le Fp2 del Gran Premio d’Australia edizione 2023

Giunto ai box lo spagnolo parla già della giornata di domani, preoccupato dei riferimenti che ancora mancano sul passo gara malgrado i test effettuati durante le Fp1. In linea generale, tuttavia, pare che la configurazione aero utilizzata anche a Jeddah funzioni meglio a Melbourne dopo il lavoro di ottimizzazione messo in atto dai tecnici del Cavallino Rampante.

Resta da capire la questione legata al fondo evoluto provato, teoricamente, durante la notte. Si attendono conferme in tal senso. Così come ci si aspetta un feedback utile a scegliere la specifica più effettiva di ala anteriore tra le due disponibili. Il monegasco sembra orientato verso quella nuova, più scarica e allo stesso tempo più efficiente.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari 

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