domenica, Aprile 28, 2024

F1|Analisi dati 2023 vs 2024: l’ottima base Ferrari agevola la delibera degli upgrade

Nei primi due round della stagione 2024 di F1 Ferrari ha mostrato un passo avanti. Questo sebbene Red Bull continua a dominare e alle se spalle si accende una grande lotta per il ruolo di primo inseguitore. I protagonisti sono sempre i medesimi del 2023, con Ferrari, McLaren, Mercedes e Aston Martin a caccia del solidissimo team campione del mondo in carica. Vediamo allora, dopo i primi due appuntamenti iridati, di fare un confronto tra i GP del Bahrain e dell’Arabia Saudita a 12 mesi di distanza, per capire chi ha fatto i salti in avanti più grandi e chi sembra essere partito a rilento.

Partiamo con il definire le modalità con cui viene effettuata quest’analisi: ci si basa innanzitutto sui dati relativi a qualifica e gara, sui circuiti del Sakhir e di Jeddah. Il confronto è aiutato dalla somiglianza delle condizioni in cui le gare si son tenute, sia per quanto riguarda il meteo che strategie e situazioni legate alla pista (es. singole soste, Safety Car, VSC…).

F1 Ferrari
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) “illumina” la notte in Arabia Saudita a bordo della SF-24

Per ogni anno, e ogni Gran Premio, abbiamo realizzato delle tabelle dove vengono riportati i migliori tempi o passi gara di ogni pilota presi in esame nei due anni considerati, seguiti poi dai distacchi in termini percentuali dal miglior pilota di qualifica/gara. Inoltre, viene riportato il miglioramento, sempre in punti percentuali, da un anno con l’altro.


F1|Analisi dati/qualifica e gara Bahrain: Ferrari si conferma primo sfidante Red Bull

Partiamo con la qualifica del Bahrain: la prima gara dell’anno è sempre insidiosa, in quanto può capitare che non tutti i team vi giungano completamente pronti, o in grado di performare al meglio. In merito a ciò, Red Bull non sembra essere minimamente afflitta da questa problematica, in quanto in ambo le stagioni si è mostrata la più rapida sul giro secco. Max Verstappen, infatti, ha centrato 2 pole su 2, a conferma di quanto detto. Di media, la seconda migliore è Ferrari, che con Leclerc in particolare riesce sempre a tirare fuori il massimo sul giro singolo.

Sebbene le sensazioni siano cambiate di parecchio rispetto a 12 mesi fa (ricordando i grossi problemi d’assetto e di guida della SF-23), la rossa è riuscita in entrambe le occasioni a porsi come seconda forza. Più staccate e nello stesso mix, Mercedes e Aston Martin. Questa alternanza è rimasta pressoché invariata da un anno con l’altro, mentre il vero cambiamento è rappresentato dall’inserimento della McLaren.

Ci ricordiamo tutti dove fosse la squadra inglese a inizio 2023, e quanto poi sia stata in grado di progredire nell’arco della stagione. Anticipiamo il fatto che i dati relativi alla scuderia di Woking potranno sorprendere, ma vanno contestualizzati in merito al livello di performance che la MCL60 e la MCL38 fossero/sono in grado di esprimere.

*Si è deciso di prendere in esame il miglior giro del weekend di ogni pilota, motivo per cui il tempo di Leclerc è quello fatto segnare in Q2 (BAH ’24)

Come si può notare dalla tabella, in generale il distacco tra i singoli team si è ristretto. L’effetto è sicuramente imputabile al livello di ore di sviluppo in galleria e con software CFD, il quale è proporzionale alla propria posizione nei costruttori, ma non solo; molte squadre hanno cambiato la propria filosofia aerodinamica avvicinandosi ai dettami Red Bull, riuscendo quindi a esprimere maggiore performance. Tra queste indubbiamente Ferrari e Mercedes, che registrano i più grandi balzi in avanti tra ’23 e ’24, eccezion fatta per la McLaren, visti i motivi spiegati in precedenza.

A conferma di quanto detto, la RB20 fa segnare il minor distacco rispetto alla sua antenata la RB19. Ricordiamoci inoltre, che tutte le nostre analisi sono inserite in un contesto estremamente dinamico; perciò, risulta scontato che tutti i team migliorano da una stagione all’altra (sarebbe grave l’inverso). Ecco quindi, che la prospettiva con cui si analizzano i dati non è “se i team hanno migliorato” ma “di quanto”! Se sul giro da qualifica le performance si sono ravvicinate, non si può dire lo stesso dal punto di vista del passo gara:

*In BAH ’23 la gara di Leclerc è durata meno essendosi ritirato al giro 39, sporcando cosi il dato relativo al passo gara. Sempre lo stesso anno, la gara di Piastri è durata 13 giri, non fornendo quindi abbastanza dati per una reale misura del passo gara.

In generale il trend è opposto a quello della qualifica: il distacco percentuale medio da Verstappen risulta maggiore quest’anno, rispetto a 12 mesi fa, simboleggiando l’ulteriore passo in avanti della Red Bull, capace di stravolgere la macchina e trovare comunque performance. Qualora si volesse in qualche modo prescindere dal “fattore Max”, si possono comparare i dati con quelli di Perez, dando forse una misura più equilibrata del valore Red Bull.

Ciò nonostante, il delta prestazionale non sembra essersi assottigliato, dato che solo Sainz, quest’anno, è riuscito ad avvicinarsi al messicano senza contare i problemi ai freni di Leclerc che hanno inevitabilmente rallentato il suo passo. Insomma, se sul giro secco abbiamo più competitività, sulla lunga distanza c’è ancora molto lavoro da fare per equilibrare i valori in campo.

Come auspicabile, il guadagno di ogni pilota confrontato con sé stesso nell’anno passato risulta maggiore che in qualifica: basti pensare che il vincitore, Max, ha completato il Gran Premio 2024 ben 2 minuti e 12 secondi “prima” di un anno fa, che al netto delle VSC presenti in entrambe le gare in spezzoni differenti, mostra un guadagno medio di circa 2 secondi al giro.


F1|Analisi dati/qualifica e gara Arabia Saudita: Ferrari si avvicina a Red Bull

Abbiamo già detto che la prima gara, talvolta, può essere un “fuoco di paglia” per alcuni e una partenza falsa per altri, perciò analizziamo anche la seconda, svoltasi a Jeddah, sul velocissimo Corniche Circuit: la musica, anche qui, non cambia da un anno con l’altro, dato l’ennesimo en plein conquistato da Perez e Verstappen.

Diamo un’occhiata al confronto in qualifica tra 2023 e 2024: i risultati sono sorprendentemente simili, con i due alfieri Red Bull che conquistano una pole a testa nell’arco dei due anni e Leclerc capace di issarsi in seconda posizione. Alonso si riconferma nella top 5, mentre Mercedes fatica in entrambe le occasioni. Quest’anno, inoltre, è finita pure dietro le McLaren.

*Sainz non avendo partecipato all’edizione ’24 è escluso dall’analisi

Dal punto di vista statistico i maggiori miglioramenti sono stati ottenuti dalla McLaren, la quale nel 2023 si era qualificata penultima con Norris e nona con Piastri. Quest’anno invece, la squadra capeggiata da Andrea Stella ha saputo monopolizzare la terza fila, ponendosi di fatto davanti a entrambe le Mercedes. Abbiamo analizzato in maniera dettagliata i problemi di set-up patiti dalle frecce nero-argento, tramite uno scritto dedicato che ha messo in luce pregi e difetti di queste due monoposto che peraltro montano la medesima power unit.

Il dato relativo al guadagno di Verstappen può far rabbrividire chiunque, ma va ricordato che l’olandese ha subito l’unico problema di affidabilità della sua epopea 2023 proprio in Arabia, dovendo rinunciare al Q2 e scattare dalla quindicesima posizione. Il talento di Hasselt si è rifatto con gli interessi la settimana scorsa segnando il record della pista in Q3 e distaccando in maniera netta chiunque, incluso il compagno di squadra. Eccezion fatta per lui, ed in maniera simile al Bahrain, si notano distacchi in qualifica meno ampi, e miglioramenti da un anno con l’altro dello stesso ordine di grandezza.

Arriviamo infine al set di dati relativi al passo gara: la tabella mostra ancora una volta la solitaria leadership della RB20, che, come la progenitrice, la RB19, pare progettata proprio per la lunga distanza:

*Sainz non avendo partecipato all’edizione ’24 è escluso dall’analisi

*Sainz non avendo partecipato all’edizione ’24 è escluso dall’analisi. **Nel caso particolare di Stroll, essendosi ritirato dopo pochi giri nelle due edizioni in analisi, è impossibile ricavare dati sufficienti per analizzare il passo gara e un eventuale miglioramento

Tuttavia la gara del 2024 mostra una dominanza chiara, ma meno marcata rispetto a 12 mesi fa. Come si nota, solamente due passi gara risultano avere un distacco maggiore dell’1% (Alonso e Russell), mentre gli altri si attestano di media, dallo 0.3 allo 0.7%, che equivalgono, in termini di tempo sul giro dai 3 ai 7,5 decimi a giro. Sorprende anche il fatto che alcuni piloti non abbiano migliorato da una stagione con la successiva, nonostante impostazioni di gara abbastanza lineari e senza particolari intoppi.

Sorvolando sui passi da gigante compiuti da Oscar Piastri e Lando Norris, il balzo in avanti più apprezzabile è quello di Leclerc con la Ferrari, fattore che sottolinea come la SF-24 abbia fornito un ottimo punto di partenza. Le difficoltà di Aston Martin e Mercedes vengono confermate anche attraverso i numeri, nonostante Hamilton abbia fatto segnare un importante -1.5% dal 2023 al 2024.


F1 2024: Ferrari 2° forza in attesa degli upgrade per limare il gap su Red Bull

Arriviamo dunque a tirare le somme e seguenti considerazioni che non vanno intese come bilanci ma come spunti di riflessione che possono tranquillamente essere smentiti già a partire dal prossimo Gp in Australia. Durante l’inverno si era auspicato il r afforzamento di team come McLaren e Ferrari, addirittura ritenute capaci di chiudere il gap con Red Bull. Ecco, queste aspettative non sono state rispettate o meglio solo in parte.

Se è vero che i passi in avanti sono concreti e tangibili, lo è altrettanto vero la vettura di Milton Keynes ha saputo pareggiare questi tentativi di spodestamento, allargando il proprio vantaggio in certi frangenti nei primi due round grazie al genio di Adrian Newey, il quale ha avuto il coraggio di ridisegnare completamente la vettura, lasciando i competitor a un anno fa, in termini di stato dell’arte.

F1 Ferrari
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) scende in pista a bordo della sua SF-24 – Gp Bahrain 2024

Ferrari è quella che si è avvicinata di più. Con la SF-24 il Cavallino Rampante si è imposto come seconda forza consolidata, guadagnando tale sicurezza fornita dal progetto 676 che poggia su basi solidissime. Fondamenta che forniscono tanta fiducia sugli up-date che verranno implementati nel mese di Aprile, sui quali il team di Maranello punta parecchio per limare ulteriormente il gap sui primi della classe . I problemi di degrado e sottosterzo della SF-23 sono superati, fornendo ai “due Carlo” un mezzo capace di conquistare podi per sfruttare anche la minima indecisione Red Bull.

Dietro di lei poche sono le certezze su chi sia in grado di insidiare la rossa: in Bahrain era la Mercedes, mentre a Jeddah, seppur con distacco, la McLaren. Vedremo in tal senso cosa saprà offrire Melbourne. Unica certezza riguarda la posizione di Aston Martin che di fatto chiude questo gruppo dei top team. La verdona sembra non aver ottenuto quello step in più sula ritmo, nonostante avessimo etichettato come parecchio coraggioso il progetto AMR24.


Autori e tabelle: Andrea Mauri – howf1works – Alessandro Arcari –@berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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