Budget cap: team clienti pronti a cogliere un’opportunità
Nuove maggioranze, vecchie alleanze, nuovi dubbi e vecchi dissidi. Questo sarebbe potuto essere un buon titolo per parlare delle ultime novità in materia di budget cap. Ma a pensarci bene, nessuna intestazione oggi gli avrebbe reso veramente giustizia. Le news divulgate oggi dalla nota testata giornalistica tedesca ‘Auto Motor und Sport’ ci permettono di avere finalmente più chiari i contorni della discussione che sta avvenendo periodicamente tra i personaggi più influenti della categoria.
Budget cap a 145 milioni di dollari: nuove alleanze
Mentre McLaren e Haas puntano ancora i piedi su un tetto fissato a 100 milioni (del team di Woking già se ne era a conoscenza mentre fa un po’ rumore vedere il team americano in quella posizione, dal momento che gode di una partnership molto stretta con la Rossa), nuove importanti opinioni riguardano le case di alta classifica. Red Bull potrebbe aver deciso di appoggiare la linea Mercedes per un budget di 145 milioni nel 2021. Strada, a cui starebbe guardando, oramai quasi rassegnata, anche la Ferrari. Squadra che, se messa alle strette, potrebbe anche arrivare ad utilizzare il Veto (lo dicevamo stamani qui), ma trovandosi oramai da sola a sorreggere un muro enorme, qualora lo utilizzasse chiamerebbe inevitabilmente su di sé innumerevoli critiche e accuse. Meglio evitare.
In un momento come questo deve prevalere il buonsenso. Partecipare ai dibattiti e prendere parte alla votazione come un normale concorrente è politicamente la scelta migliore che si possa fare. Oltretutto se i top team riuscissero a mettersi d’accordo almeno tra loro, a quel punto non vi sarebbero più tre schieramenti come avevamo la scorsa settimana e si potrebbe giungere ad una maggioranza molto più facilmente. Almeno in ottica 2021. Per il 2022 invece, sapevamo che era stata proposta una riduzione del budget a 130 milioni, ma ancora una volta il team di Maranello non ne sarebbe entusiasta.
Per il Cavallino, sempre secondo ‘AMuS’, sarebbe troppo presto per attuare una nuova riduzione… Molto meglio aspettare prima di prendere una decisione così importante. Non vi sono date a riguardo. Tuttavia, importante l’apertura della Racing Point che al sito tedesco ha affermato che le squadre minori non avrebbero alcun problema a mantenere il tetto fissato per il 2021 per un periodo complessivo di 5 anni. Ovviamente ai Top Team non piace perdere la loro potenza di fuoco (in questo caso il denaro) non solo perché ne perderebbero in termini di sviluppi ma sarebbero costretti sopratutto ad attuare un taglio netto del personale.
Licenziamenti: idea per una soluzione temporanea
Apportando tali modifiche al regolamento finanziario infatti, tutte le squadre con un organico superiore alle 800 persone (si legge su ‘AMuS’) sarà chiamato ad una mole considerevole di licenziamenti. Tecnici che resterebbero appiedati, probabilmente senza la speranza di trovare lavoro nel breve periodo (va ricordato che siamo anche in tempi di coronavirus). Per far fronte a questo, la FIA avrebbe pensato di dare la possibilità a questi team di poter usufruire di 6 milioni di dollari di bonus ‘una tantum’, non inclusi nel budget, per poter permettere loro di pagare i dipendenti fino al termine del proprio contratto.
Scontro sui costi delle parti fornite ai team clienti
Siamo finalmente arrivati all’argomento clou della giornata. Vi sarebbe anche un altro fronte di discussione in seno al limite finanziario e questa volta vede team fornitori schierarsi contro i team clienti. Il problema? Se il nuovo regolamento venisse approvato domani, le squadre in grado di prodursi le parti (incluse nella fornitura della power unit) della vettura, autonomamente all’interno della propria factory, sarebbero sottoposti a due costi che rientrerebbero nel budget (ve la faccio breve): sviluppo e produzione. Gli acquirenti, al contrario, godrebbero di un doppio vantaggio: nessun costo di tipo progettuale e in più, dopo il danno anche la beffa, il costo delle parti sarebbe escluso dal conteggio finale delle spese. Inutile dire che i fornitori stanno lottando affinché questo venga incluso nel ‘bilancio’ di fine stagione.
Per Otmar Szafnauer (team principal Racing Point) la soluzione sarebbe semplice, basterebbe aumentarne il prezzo e lasciare tutto così com’è: “Ferrari, Red Bull e Mercedes devono sviluppare quelle parti in un modo o nell’altro, che le vendano oppure no. Al massimo, potrebbero richiedere costi di produzione aggiuntivi. Ma i costi delle parti del fornitore non vanno inserite nel limite di budget” riporta ‘Auto Motor und Sport.’ Quello che dice Szafnauer è giusto solo in parte. Molti team clienti non hanno grandi capacità finanziarie e quindi sottrarre maggiori denari per un’adeguata fornitura, abbasserebbe di conseguenza il budget a loro disposizione per potersi permettere un adeguato sviluppo aerodinamico della monoposto.
Ma se non tutte le squadre fossero in questa condizione? Racing Point per esempio. Avendo alle spalle Lawrance Stroll non ha problemi di soldi al momento. Godendo di queste capacità economiche potrebbe benissimo andare ad utilizzare tutti i 145 milioni previsti da regolamento per lavorare esclusivamente sull’aerodinamica della vettura e permettersi di pagare qualsiasi cifra per ottenere parti dalla Mercedes (visione suggerita da una fonte di ‘AMuS’ che ha voluto mantenere l’anonimato).
La futura Aston Martin potrebbe essere il team più evidente, ma potrebbero essercene altri… Si verrebbe a creare uno squilibrio enorme che gli ‘indipendenti’ non potrebbero mai accettare. E questa volta con ragione…
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 – Formula Uno