F1. Dopo un GP di Stiria in cui la Red Bull e Max Verstappen hanno messo il punto esclamativo ad una stagione fin qui esaltante, la Mercedes ha preso coscienza che serve un colpo di reni per provare a sfidare un fato che per ora parla olandese. Già in questo venerdì di libere, senza che i tecnici di Brackley abbiano introdotto novità tecniche, qualche piccolo passo in avanti si è iniziato ad intravedere nelle performance della W12. Forse le mescole più morbide portate dalla Pirelli, forse le temperature più fresche e probabilmente un approccio alla ricerca dell’assetto più efficace hanno dato la sensazione – tutta da confermare quando il cronometro conterà davvero – che la Freccia Nera possa in qualche modo insidiare la RB16B.
Se la prima sessione di libere è stata di studio, è nella seconda che il potenziale è emerso maggiormente. Lewis Hamilton (qui le sua dichiarazioni a caldo) e Valtteri Bottas hanno monopolizzato la prima fila virtuale. Nulla di cui bearsi perché sul passo gara la creatura di Adrian Newey ha mostrato di essere più solido che mai. Ma anche la W12 si è ben difesa. E questo lascia ben sperare in vista di un GP che potrebbe essere ulteriormente sorprendente per la pioggia annunciata da Meteo France. A meno che non replichino la cantonata dello scorso fine settimana.
A motori spenti ha parlato Toto Wolff. Il team principal viennese, non nuovo a clamorosi giri di valzer mediatici, ha smentito se stesso annunciando un massiccio pacchetto evolutivo da presentare tra due weekend. In quella Silverstone nella quale debutterà la sprint race del sabato. Le prime dichiarazioni non potevano non vertere sulla stretta attualità: “Sono abbastanza ottimista” ha esordito il manager. “Anche se mi aspetto di più dalla Red Bull nella giornata di domani. Noi abbiamo migliorato in alcune sequenze di curve e questo aspetto è decisamente incoraggiante“.
Oltre al versante aerodinamico, il boss di AMG F1 si aspetta dei progressi anche sul fronte motoristico, laddove Honda sta facendo la voce grossa (leggi qui il nostro retroscena sul V6 nipponico): “Ritengo che ci serva ancora un pizzico in più di motore. Lavoriamo per ottimizzare anche questo aspetto“. Segno che, evidentemente, il V6 turbo-ibrido prodotto in quel di Brixworth ha altro potenziale da spremere nella lotta al titolo.
Dopo il commento delle libere l’analisi si sposta sulla parte più interessante. Ossia su ciò che Mercedes farà in Inghilterra. Ancora Wolff: “La galleria del vento non funziona più sulla macchina di quest’anno. Si tratta essenzialmente di comprendere il flusso. Possiamo ancora guadaganre qualcosa tramite l’analisi CFD, ma non potremmo operare grandi cambiamenti. C’è un sostanzioso sviluppo in arrivo sulla macchina per la prossima gara in calendario – ha rivelato Wolff – è qualcosa che abbiamo tenuto nella manica per molto tempo“. Così l’ex Williams ha smascherato il suo stesso bluff verbale.
Forse le prestazioni odierne si spiegano anche con un maggior lavoro al simulatore svolto dal campione del mondo in carica che è apparso più pimpante rispetto alle prove libere di venerdì scorso. “Lewis ha deciso di lavorare massicciamente al simulatore. Si è trattato di una sua idea. Vederlo tornare ad operare in fabbrica è stato un piacere”. E lo sarà ancor di più se dovessero arrivare i risultati tanto attesi.
Mercedes non si ferma. Vuole, nonostante le limitazioni regolamentari allo sviluppo e il budget cap che limita il margine di manovra, provare a spezzare il trend che vede la Red Bull come squadra di riferimento. Il guanto di sfida è lanciato, ma serve disputare un weekend austriaco perfetto per non perdere ulteriore terreno da un Max Verstappen lanciatissimo e sicuramente galvanizzato dal pubblico amico accorso in massa sulle colline di Spielberg.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
F1-Foto: Mercedes
