mercoledì, Maggio 15, 2024

Ferrari SF-24: tramite gli update si potrà sfidare Red Bull

La prestazione della Ferrari SF-24 nel velocissimo tracciato di Jeddah si presta a diverse interpretazioni. Basandosi esclusivamente sui numeri, Charles Leclerc ha accusato un distacco al traguardo sostanzialmente identico a quello della tappa inaugurale in Bahrain, considerando anche i giri di neutralizzazione della gara e l’ingresso della Safety Car in seguito al botto di Lance Stroll. Il Cavallino Rampante riparte dal gradino più basso del podio, alle spalle della coppia di piloti Red Bull.

Un’analisi approssimativa sulle performance delle monoposto di Maranello, poterebbe a conclusioni sensibilmente influenzate dalla frustrazione del dominio tecnico della scuderia di Milton Keynes che, a quanto pare, sembra non avere fine. Tuttavia una disamina onesta non può fare a meno di considerare come 12 mesi fa, nel tracciato arabo che si affaccia sul Mar Rosso, la SF-23 confermò di essere definitivamente un progetto purtroppo fallimentare.

Nella scorsa edizione del Gran Premio dell’Arabia Saudita, infatti, la Ferrari migliore al traguardo fu quella di Carlos Sainz, sesto sotto la bandiera a scacchi, con un gap che raddoppiava i tempi rispetto a Sergio Perez, vincitore della gara. Sulla scorta di varie analisi realizzate dalla nostra redazione, possiamo ribadire che la scuderia ubicata in Via Abetone Inferiore 4 ha dimezzato il distacco dai “Tori” austriaci rispetto al 2023.

Ferrari SF-24
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24, in attesa di prendere parte al Gran Premio dell’Arabia Saudita edizione 2024

L’enorme lavoro svolto le consente di essere la prima inseguitrice Red Bull malgrado al momento manca ancora qualcosa per insidiarle. Esaminando la prestazione del Cavallino Rampante dal punto di vista della consistenza il giudizio è certamente positivo. La gestione degli pneumatici non è più quella spada di Damocle sulla testa dei piloti, obbligati ad amministrare con i “guanti” i pneumatici forniti dalla Pirelli per tutta quanta la corsa.

Basti pensare che sia Leclerc che Bearman hanno siglato i loro crono migliori all’ultima tornata. Nel caso del monegasco si è trattato addirittura del giro più veloce della corsa, ottenuto con gomme Hard che avevano percorso la bellezza di 41 giri. Un tempo voluto da Charles che invece di portare al traguardo la monoposto serenamente ha sentito la fiducia nel mezzo e negli pneumatici. Segnale incoraggiante perchè pure Verstappen ci ha provati risultando però più lento del ferrarista.


Ferrari SF-24: la fiducia verso gli update impera

Nonostante il secondo podio in altrettante gare, Vasseur ha voluto innanzitutto tributare il giusto plauso a Oliver Bearman. Il pilota inglese di appena 18 anni si è fatto trovare pronto in seguito alla defezione di Sainz causa appendicite. Una sola sessione di prove libere e poi direttamente impegnato tra qualifiche e gara. Il dirigente francese ha confessato che non immaginava una performance simile dal “pilotino” di Chelmsford, settimo sotto la bandiera a scacchi.

Il manager di Draveil ha sottolineato che già in qualifiche aveva realizzato qualcosa di fantastico nonostante non si fosse qualificato per il Q3. Stesso discorso per la corsa, in cui ha dovuto gestire tante procedure nuove come la partenza e la sosta ai box, senza commettere la minima sbavatura. Il transalpino ha senza dubbio apprezzato la capacità di Bearman nel contenere il ritorno di Norris e Hamilton nel finale di gara, migliorando le sue performance giro dopo giro.

Ferrari SF-24
Oliver Bearman (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 durante l’ultima parte del Gran Premio dell’Arabia Saudita

In merito al giro più veloce realizzato da entrambi i piloti nell’ultimo giro, il numero uno della GES ritiene che sia l’evidenza dello step compiuto dalla SF-24 dal mero punto di vista “Tyre management”, anche se manca ancora il passo per poter sfruttare questa costanza di rendimento e battagliare con Red Bull. Fred ha ribadito come la performance di Charles sia un enorme passo in avanti rispetto a 12 mesi fa. A chi gli ha chiesto se l’andatura in gara dei piloti è stata forse troppo conservativa temendo un degrado elevato, Vasseur ha spiegato la scelta strategica.

L’ex Alfa Romeo ha chiarito come l’ingresso ai box anticipato sfruttando la la Safety Car (al giro numero 7, nda) e i successivi giri spesi dietro a Lando Norris, hanno obbligato Leclerc a gestire in modo più prudente le gomme che dovevano percorrere altri 42 giri. Vasseur sa bene che il gap da colmare sulle RB20 resta ancora consistente. Ciononostante crede che attraverso le potenzialità del team che hanno consentito di ridurre sensibilmente il gap, si possa raggiungere Red Bull nel corso della stagione grazie agli up-date. Una SF-24 che su due tracciati completamente diversi ha dimostrato di essere indubbiamente la seconda forza in pista.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari

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