domenica, Maggio 19, 2024

F1|GP Miami, Analisi prestazionale: Ferrari azzera il gap su Red Bull in attesa degli update

Ferrari non riesce a incidere come vorrebbe nel GP di F1 a Miami. L’occasione persa fa presenza. Vince Norris che, favorito dalla Safety Car, oltre cambiare le gomme con un free pit stop, ha la buona sorta di ritrovarsi ancora davanti a Verstappen. Poi ci mette tanto del suo con un passo indiavolato. La MCL38 era imprendibile anche per la Red Bull numero 1 di Max. L’olandese i ha provato alla ripartenza ma nulla ha potuto contro un super Lando. Leclerc è rimasto in scia del tre volte campione del mondo per diversi giri. Un ritmo identico a quello del leader del campionato.

Purtroppo però, un livello di EOSS insufficiente in F1 non gli ha permesso di sfruttare i lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza del tracciato americano e più della terza piazza proprio non si poteva raggiungere. Quarta piazza al traguardo per l’altra Ferrari SF-24 di Sainz, poi penalizzato, che ha perso molto tempo dietro la McLaren di Oscar Piastri. Prima di iniziare l’analisi diamo un’occhiata ai set di gomme disponibili prima della partenza. Mercedes e Red Bull avevano un treno di Hard in più rispetto a Ferrari e McLaren. Inoltre le due W15 non avevano nessuna gomma media nuova per la corsa.

Dalle brevi simulazioni realizzate durante la giornata di venerdì nelle Fp1, sommate ai dato raccolti nella F1 Sprint, abbiamo visto come il degrado dei compound in pista era piuttosto contenuto, tanto da definire la strategia a un’unica sosta come la più rapida in assoluto. La tattica consigliata non prevedeva in assoluto l’utilizzo della Pirelli a banda rossa, mescola che rendeva difficoltoso il contenimento delle temperature, soprattutto al posteriore e sulla lunga distanza con alto quantitativo di carburante a bordo. Il rischio di overheating era infatti molto alto tenendo presenza la sua finestra di utilizzo.

F1 Ferrari
set di gomme disponibili prima della gara – GP Miami 2024

La maggior parte dei piloti di F1, pertanto, ha chiaramente optato la gomma Media per la partenza. Uno penumatico che rappresentava il miglior compromesso possibile tra grip, velocità di attivazione e durata nell’arco della corsa. Alcuni hanno fatto una scelta diversa provando a prendere il via del Gran Premio con le “calzature” Hard, come Fernando Alonso e Lewis Hamilton. In questo senso l’obiettivo era molto chiaro: cercare di estendere quanto più possibile il primo stint della corsa, sperando che una Safety Car potesse favorirli ed effettuare un cambio gomme riducendo le tempistiche per guadagnare race time sugli avversari.


F1, 1° Stint, Ferrari pecca di EOSS, Piastri ne approfitta

Nei primi giri Verstappen ha cercato di creare da subito il solito gap di sicurezza, usufruendo del caos che è venuto a crearsi alla prima curva con il lungo del suo compagno di squadra. Le due Ferrari partivano subito dietro a Max, una condizione tattica favorevole per tentare un sorpasso alla prima staccata. Perez ha cercato di staccar molto tardi per recuperare quelle posizioni perse per una qualifica imperfetta. Ma il messicano, coperto da altre vetture su ambo i due i lati, ha perso completamene il giusto riferimento per la staccata. Nei primi giri Charles ha mostrato un passo davvero buono, sufficiente per rimanere in scia di Max con un delta medio di circa 1.5/2s dalla RB20.

La McLaren ha mostrato un ritmo velocissimo con la gomma Media e dell’ottima velocità di punta. Una combinazione di questi due fattori che ha determinato il sorpasso di Piastri su Leclerc alla tornata 5. Oscar aveva ancora la vecchia configurazione aerodinamica, quindi sulla carta con un valore di efficienza minore, mentre Norris montava il nuovo pacchetto di aggiornamenti. Il consumo delle mescole come detto era basso, per cui le vetture inglesi hanno allungato lo stint sulla gialla per accorciare quello successivo sulla Hard. Ricordiamo che con il degrado visto nei primi giri, gli strateghi avevano confermato il singolo stop.

Ferrari F1
passo gara 1à Stint – GP Miami 2024

In questo caso era importante valutare la potenza dell’undercut rispetto all’overcut. Lo pneumatico nuovo ovviamente da un vantaggio, ma la mescola bianca tardava alcuni giri (2-3) per arrivare in temperatura. Ragion per cui non era scontato che fermarsi prima dell’avversario potesse essere un vantaggio a prescindere. In termini numerici, nello stint con i compound Medium, il pilota più rapido è stato Piastri beneficiando anche dell’aria pulita. Verstappen ha mostrato un ritmo molto simile, così come anche Sainz e Norris. Leclerc, invece, con la sua Ferrari girava a circa 1 decimo di distacco sulla media.

F1, 2° Stint: Verstappen perde inutilmente ritmo sotto regime di SC

Leclerc si è fermato al giro 19 per montare la Hard con la sua Ferrari e tentare appunto l’undercut su Piastri. I due avevano un gap di circa 3.9 secondi. Per tentare questa mossa, che come detto non era così potente, il delta tra i due doveva essere minore. Cruciale per Charles era riuscire ad attivare in tempi brevi la gomma bianca. La Virtual Safety Car (del giro 23) avrebbe potuto distruggere la corsa del monegasco, ma per fortuna sua è durata relativamente poco, per cui Oscar e Max non ne hanno potuto usufruire. In radio hanno ribadito al ferrarista che era in una fase cruciale per riuscire a passare Piastri con l’undercut.

Subito dopo la VSC (giro 23) è rientrato anche Verstappen per passare alla Pirelli a banda bianca. L’olandese è uscito dai box alle spalle di Norris, con 10 secondi di svantaggio su Oscar. Norris invece ha cercato di allungare il più possibile lo stint, cercando di sfruttare una possibile Safety Car. Il suo passo con le mescole Medium era ottimale e la sua bravura è stata quella di riuscire a tenere in vita il set per molto tempo. Lando è stato l’ultimo a rientrare per la sosta, avvenuta al passaggio 29, dovendo poi percorre altri 28 giri sulla Hard per tagliare il traguardo

Grazie al contatto Haas-Williams, il britannico della McLaren ha ridotto il tempo tempo dello stop di circa 12 secondi, uscendo dalla pitlane in prima posizione. Tra Max e Lando prima della SF c’erano 11 secondi. Durante il periodo di neutralizzazione della corsa l’olandese ha perso ben 8 secondi sulla MCL38 che ha fatto la sua sosta il giro successivo. Il distacco è aumentato sotto regime di sicurezza, ragion per cui Norris ha avuto la possibilità mettersi davanti al campione del mondo in carica. Per cui fortuna sì da una parte, ma Verstappen non ha ottimizzato il ritmo perdendo secondi tempo utile.

Alla ripartenza, dopo la fase di neutralizzazione della corsa, il talento di Hasselt ha provato in varie occasioni l’assalto all’inglese. Tentativi che non sono andati a buon fine per il solido passo della MCL38, molto rapida sulle rette. Ferrari aveva qualche decimo di svantaggio in termini di ritmo puro con la Hard, faticando un pelo in più nel trovare consistenza sul lap time. Il gap tra Verstappen e Norris è aumentato più rapidamente rispetto al distacco tra Max e Charles. McLaren era imbattibile.

Quantificando quanto visto in pista, notiamo come Lando aveva un ritmo medio più basso di ben 4 decimi al giro rispetto a Max su gomma bianca. La MCL38 ha utilizzato molto bene sia il compound medio che quello bianco. Con la gomma rossa invece faticavano molto, ma in gara non è stata utilizzata. Leclerc era a un solo decimo in media rispetto a Verstappen con la sua Ferrari, come possiamo facilmente osservare prendendo in esame il grafico del gap più in basso. La forbice del delta tra questi due piloti e Norris è aumentata in maniera graduale sempre più.

F1 Ferrari
passo gara 2° Stint – GP Miami 2024

La Ferrari ha patito la mancanza di EOSS (End of Straight Speed). Per le qualifiche potevano potuto abbassare il livello di carico posteriore, ma si è deciso di non farlo per non alterare il comportamento della gomma, che di fatto determina il degrado. In gara, quindi, alle due Ferrari SF-24 mancava velocità di punta, perchè di fatto il passo, rispetto alla Red Bull, c’era eccome. Potenzialmente, pur partendo davanti alla RB20, non sarebbero durati tanto, solo per il fatto che le vetture austriache hanno velocità di punta maggiori, contro le quali è troppo difficile difendersi. Erano quindi molto deboli nel mantenere la track position.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari F1TV

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